Cassazione penale Sez. II sentenza n. 310 del 8 gennaio 2014

ECLI:IT:CASS:2014:310PEN

Massima

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Il danneggiamento di beni pubblici, quale la porta di una casa circondariale, integra il reato di danneggiamento doloso, anche qualora l'imputato versi in uno stato di agitazione, in quanto il dolo è ravvisabile nella volontà cosciente e consapevole di porre in essere la condotta lesiva, a prescindere dalla motivazione soggettiva che l'ha determinata. La concessione della sospensione condizionale della pena o la sostituzione della pena detentiva con quella pecuniaria sono rimesse alla valutazione discrezionale del giudice di merito, il quale deve tenere conto di tutti gli elementi del caso concreto, senza che il mero stato di agitazione dell'imputato possa costituire, di per sé, un fattore determinante. Il reato di danneggiamento non è soggetto a prescrizione qualora vi siano stati periodi di sospensione del procedimento, essendo in tal caso applicabile la disciplina della sospensione della prescrizione prevista dalla legge. Il ricorso per cassazione che si limiti a riproporre le medesime questioni già esaminate e disattese dal giudice di appello, senza formulare una critica specifica e argomentata alle motivazioni addotte in quella sede, è inammissibile per difetto di specificità del motivo di impugnazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETTI Ciro - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. MACCHIA Alberto - rel. Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 538/2012 CORTE APPELLO di CALTANISSETTA, del 18/06/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 20/12/2013 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ALBERTO MACCHIA;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Baldi F. che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso.

OSSERVA

Con sentenza del 18 giugno 2013, la Corte di appello di Caltanissetta ha confermato …

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