Il mancato rispetto del termine di ultimazione dei lavori entro il 1° ottobre 1983, previsto dall'art. 31 della legge n. 47/1985 ai fini dell'ottenimento della concessione edilizia in sanatoria, comporta il rigetto della relativa domanda, non essendo sufficiente il solo decorso del tempo dalla presentazione della stessa per la formazione del silenzio-assenso. Infatti, il silenzio-assenso sulla domanda di condono edilizio non può formarsi quando le opere non siano suscettibili di sanatoria per essere state realizzate oltre il termine di legge, in quanto la presentazione della domanda e il decorso del tempo non sono sufficienti a determinare la formazione del silenzio-assenso, il quale si verifica soltanto nel concorso di tutte le condizioni e i presupposti richiesti dalla legge, tra cui l'ultimazione dei lavori entro il 1° ottobre 1983 ai sensi dell'art. 31 della legge n. 47/1985. Pertanto, il provvedimento di diniego della concessione edilizia in sanatoria è legittimo qualora risulti accertato il mancato rispetto di tale termine, indipendentemente dalla data di deposito del verbale di fine lavori, in quanto da tale documento non può desumersi con certezza l'effettiva ultimazione dei lavori entro la scadenza prevista dalla legge. La motivazione del provvedimento di diniego, che si fondi sull'accertamento del mancato rispetto del termine di ultimazione dei lavori, è pertanto adeguata e sufficiente a sorreggere la determinazione negativa dell'amministrazione.