Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 29143 del 12 giugno 2017

ECLI:IT:CASS:2017:29143PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La sussistenza di gravi indizi di colpevolezza per i reati di partecipazione ad associazione mafiosa e di estorsione aggravata dal metodo mafioso può essere desunta da plurimi elementi indiziari, quali le dichiarazioni accusatorie di coimputati, i riscontri probatori derivanti da intercettazioni, il ruolo svolto dall'indagato nei reati-fine, l'utilizzo del suo telefono cellulare da parte di sodali per contatti con la vittima di estorsione, il suo intervento diretto nella riscossione della somma estorta, nonché le minacce reiterate esercitate in danno della persona offesa, anche in relazione al modus operandi proprio del clan mafioso di riferimento in vicende analoghe. Tali elementi, adeguatamente valutati dal giudice, possono integrare gravi indizi di colpevolezza, senza che sia necessario un riferimento specifico all'indagato nell'ambito delle dichiarazioni accusatorie o che siano determinanti eventuali precedenti proscioglimenti per il medesimo reato, laddove sussistano altri riscontri probatori. Il giudice è tenuto a motivare in modo esaustivo in ordine alla ritenuta sussistenza di tali gravi indizi, senza che possa ritenersi sufficiente una mera affermazione di responsabilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARCANO Domenico - Presidente

Dott. GIANESINI Maurizio - Consigliere

Dott. MOGINI Stefano - rel. Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. SCALIA Laura - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza pronunciata dal Tribunale della Liberta' di Catanzaro il 19/12/2016;
visti gli atti, il provvedimento denunziato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Stefano Mogini;
udite le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. Birritteri Luigi, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
uditi in difesa del ricorrente l'Avvocato (OMISSIS) e l'Avv. (OM…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.