Le sentenze del Consiglio di Stato, adunanza plenaria n. 17 e 18 del 9.11.2021, hanno statuito l'inapplicabilità delle norme concernenti le proroghe delle concessioni demaniali marittime al 31.12.2033 e l'inefficacia degli eventuali atti adottati in violazione delle disposizioni comunitarie. Di conseguenza, le concessioni demaniali marittime, fatte salve le successive verifiche da parte dell'amministrazione competente, hanno efficacia solo fino al 31.12.2023, in conformità ai principi di diritto europeo in materia di libera concorrenza e di tutela della concorrenza nel settore delle concessioni demaniali marittime. Tale principio si applica indistintamente a tutte le concessioni demaniali marittime, a prescindere dalla loro specifica destinazione d'uso, in quanto volto a garantire il rispetto della normativa comunitaria e la parità di trattamento tra gli operatori economici interessati. L'amministrazione, nel valutare le istanze di proroga o rinnovo delle concessioni demaniali marittime, è tenuta a conformarsi a tale orientamento giurisprudenziale, senza possibilità di discrezionalità, al fine di assicurare la libera concorrenza e la tutela del mercato, principi fondamentali dell'ordinamento giuridico europeo e nazionale.