Tribunale Amministrativo Regionale Piemonte - Torino sentenza n. 287 del 2013

ECLI:IT:TARPIE:2013:287SENT

Massima

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La presentazione di un'istanza di sanatoria edilizia successivamente all'impugnazione di un provvedimento di demolizione di opere abusive rende improcedibile il ricorso proposto avverso tale provvedimento, in quanto la domanda di sanatoria determina la sopravvenuta carenza di interesse del ricorrente, atteso che a seguito della stessa il provvedimento di demolizione deve essere sostituito o dalla concessione in sanatoria o da un nuovo provvedimento sanzionatorio. Tale principio, più volte affermato dalla giurisprudenza amministrativa, si fonda sulla considerazione che la presentazione dell'istanza di sanatoria successiva all'impugnazione dell'ordinanza di demolizione rende inefficace tale provvedimento, in quanto l'amministrazione è tenuta a valutare la domanda di sanatoria e ad adottare il conseguente provvedimento, che può essere di accoglimento o di rigetto. In quest'ultimo caso, l'amministrazione dovrà adottare un nuovo provvedimento sanzionatorio, che potrà essere impugnato dal privato. Pertanto, la presentazione della domanda di sanatoria fa venir meno l'interesse del ricorrente all'annullamento del provvedimento di demolizione, rendendo il ricorso improcedibile per sopravvenuta carenza di interesse. Tale principio si applica anche nel caso in cui la domanda di sanatoria sia stata presentata in un momento successivo all'impugnazione del provvedimento di demolizione, in quanto l'interesse del ricorrente viene meno a seguito della valutazione della domanda di sanatoria da parte dell'amministrazione.

Sentenza completa

N. 00284/1998
REG.RIC.

N. 00287/2013 REG.PROV.COLL.

N. 00284/1998 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte

(Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 284 del 1998, proposto da:
Lastella Domenico, rappresentato e difeso dagli avv. Nevio Scapini e Raimondo Zappia, con domicilio eletto presso lo studio del primo in Torino, via Lamarmora, 40;

contro

Comune Volpiano, rappresentato e difeso dall'avv. Giorgio Santilli, con domicilio eletto presso lo studio di quest’ultimo in Torino, via Paolo Sacchi, 44;

per l'annullamento

del provvedimento 5.11.1997 prot. n. 15384, con il quale il Responsabile del Settore Servizi Tecnici del Comune di Volpiano ha ingiunto la demolizione delle opere precarie site sul terreno distinto a Catasto Terreni…

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