Cassazione penale Sez. II sentenza n. 30347 del 5 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:30347PEN

Massima

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Il possesso e l'utilizzo di documenti falsi, anche se precedentemente contraffatti da terzi, integrano il reato di ricettazione, in concorso con i reati di falso, in quanto le fattispecie incriminatrici descrivono condotte diverse sotto il profilo strutturale e cronologico, tra le quali non può configurarsi un rapporto di specialità. Ciò in quanto i beni giuridici tutelati sono differenti: l'interesse ad inibire la circolazione di cose provenienti da delitto nel caso della ricettazione; l'interesse qualificato alla tutela della fede pubblica legato al possesso di falsi documenti negli altri casi. Inoltre, il "possesso" ex art. 648 c.p. è qualificato dalla provenienza delittuosa della res, condizione nient'affatto richiesta dai reati in materia di falso. Pertanto, il mero possesso e l'utilizzo di documenti falsi, anche se precedentemente contraffatti da terzi, integrano il reato di ricettazione, in concorso con i reati di falso, senza che possa configurarsi un rapporto di specialità tra le fattispecie. La valutazione delle prove e delle dichiarazioni testimoniali rientra nella competenza esclusiva del giudice di merito, la cui motivazione è immune da vizi logici e giuridici, senza che la Corte di Cassazione possa procedere a una "rilettura" degli elementi di fatto posti a fondamento della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DAVIGO Piercamillo - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - rel. Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. CIANFROCCA Pierluigi - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 1808/2015 CORTE APPELLO di LECCE, del 22/02/2017;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 28/03/2018 la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUCIANO IMPERIALI;
Udito il Procuratore generale in persona del Dott. MOLINO PIETRO, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;
udito, per la parte civili l'avv. (OMISSIS), sostituto dell'avv. (OMISSIS), che ha chiesto rigettarmi il rico…

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