Cassazione penale Sez. V sentenza n. 45306 del 9 ottobre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:45306PEN

Massima

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Il dolo eventuale è sufficiente per integrare l'elemento soggettivo del reato di diffamazione, quando l'agente si sia chiaramente rappresentato la significativa possibilità di verificazione dell'evento lesivo della reputazione altrui e ciò nonostante, dopo aver considerato il fine perseguito, si sia determinato ad agire comunque, anche a costo di causare tale evento, aderendo ad esso per il caso in cui si verifichi. Pertanto, il giornalista che pubblichi una notizia parziale e non veritiera, idonea a ledere l'onore e la reputazione di una persona, agisce con dolo eventuale, qualora, pur essendo consapevole della potenziale lesività dell'informazione, non abbia effettuato i necessari controlli per verificarne la completezza e l'esattezza, accettando il rischio di arrecare un pregiudizio alla persona nominata. Il giudizio di bilanciamento delle circostanze attenuanti e aggravanti, implicando una valutazione discrezionale tipica del merito, è sindacabile in sede di legittimità solo in caso di manifesta illogicità o arbitrarietà, non essendo sufficiente la mera apparenza della motivazione. Inoltre, la condanna generica al risarcimento dei danni in sede penale presuppone soltanto l'accertamento della potenziale capacità lesiva del fatto e dell'esistenza di un nesso di causalità con il pregiudizio lamentato, restando impregiudicata la successiva determinazione dell'entità del danno in sede civile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrin - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - rel. Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
(OMISSIS) nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 13/07/2017 della CORTE APPELLO di BOLOGNA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere IRENE SCORDAMAGLIA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore FODARONI MARIA GIUSEPPINA;
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita';
Il difensore presente si riporta ai motivi.
A questo punto si passa alla trattazione dei ricor…

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