Il piano per l'edilizia economica e popolare (PEEP) è sottratto all'obbligo di comunicazione di avvio del procedimento nei confronti dei proprietari interessati, trattandosi di atto di pianificazione non soggetto alle norme sulla partecipazione di cui alla legge n. 241/1990, in quanto opera la disciplina specifica dettata dalla legge n. 167/1962. Tuttavia, il decreto di approvazione di ciascun PEEP deve essere inserito per estratto nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica e depositato, con gli atti allegati, nella segreteria comunale a libera visione del pubblico, con obbligo per il sindaco di darne notizia, mediante notifica, a ciascun proprietario degli immobili compresi nel piano stesso entro venti giorni dalla pubblicazione in Gazzetta. Il mancato adempimento di tale obbligo di comunicazione determina l'illegittimità dell'atto di approvazione del PEEP. Inoltre, la deliberazione comunale che localizza le aree per il PEEP ai sensi dell'art. 51 della legge n. 865/1971, non avendo valenza pianificatoria ma incidendo direttamente sulla sfera giuridica dei proprietari, deve essere preceduta dalla comunicazione di avvio del procedimento ai sensi dell'art. 7 della legge n. 241/1990, pena l'illegittimità dell'atto. Il vizio dell'atto presupposto inficia anche la legittimità degli atti successivi di formazione del PEEP che su quello si fondano.