Cassazione penale Sez. V sentenza n. 15309 del 9 aprile 2009

ECLI:IT:CASS:2009:15309PEN

Massima

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Il dolo nel reato di lesioni personali è integrato dalla volontarietà dell'azione fisica esercitata dall'agente nei confronti della parte offesa, anche se finalizzata al mero spostamento di quest'ultima, quando tale azione cagioni comunque lesioni accertate. La sentenza di patteggiamento, pur determinando l'estinzione del reato, non esclude la rilevanza della precedente condanna ai fini della recidiva, in particolare quando la stessa abbia comportato l'applicazione di una sanzione detentiva. Il giudice di merito, nel valutare la sussistenza dell'elemento soggettivo del reato, può legittimamente fare riferimento sia alle dichiarazioni rese dall'imputato nel corso dell'esame dibattimentale, sia alle risultanze testimoniali, le quali, ove convergenti sul punto del contatto fisico tra le parti, consentono di ritenere provata la volontarietà dell'azione lesiva. Pertanto, il dolo nel reato di lesioni personali può ritenersi integrato anche quando l'agente abbia agito con la finalità di allontanare la vittima, purché tale azione abbia comunque cagionato lesioni accertate, essendo sufficiente la volontarietà della condotta fisica, a prescindere dalla specifica intenzione di ledere. Inoltre, la sentenza di patteggiamento, pur determinando l'estinzione del reato, non esclude la rilevanza della precedente condanna ai fini della recidiva, in particolare quando la stessa abbia comportato l'applicazione di una sanzione detentiva, in quanto l'effetto estintivo non si estende a tale ipotesi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE ((omissis)) - Presidente

Dott. CARROZZA Arturo - Consigliere

Dott. FERRUA Giuliana - Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. SANDRELLI Giangiacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) VI. LA. CA. , N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 05/10/2007 TRIBUNALE di TORINO;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dr. CARROZZA ARTURO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dr. Tindari Baglione, che chiede il rigetto del ricorso.

FATTO E DIRITTO

1.- Il Tribunale di Torino ha confermato la sentenza del Giudice di P…

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