Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 16468 del 18 aprile 2023

ECLI:IT:CASS:2023:16468PEN

Massima

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Gli ufficiali e gli agenti di polizia giudiziaria sono considerati in servizio permanente e non cessano dalla loro qualifica pur se liberi dal servizio, essendo tenuti a esercitare le proprie funzioni anche in tale frangente, ove si verifichino i presupposti di legge. Pertanto, il reato di resistenza a pubblico ufficiale può essere configurato anche nei confronti di un appartenente alle forze dell'ordine che intervenga, pur se libero dal servizio, per ripristinare l'ordine pubblico compromesso da condotte aggressive e violente di un gruppo di soggetti, indipendentemente dal fatto che l'agente si sia qualificato solo successivamente all'intervento. La valutazione della gravità indiziaria e della pericolosità sociale del soggetto, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare, deve essere effettuata sulla base di una complessiva disamina degli elementi di prova, senza che il giudice sia tenuto a confutare specifiche deduzioni difensive manifestamente irrilevanti o non pertinenti. La prognosi di non concedibilità della sospensione condizionale della pena può essere adeguatamente motivata facendo riferimento alla gravità e alle modalità delle condotte contestate, alla loro consumazione in forma di azione di gruppo e all'elevata pericolosità sociale del soggetto, senza che sia necessario considerare il limite di pena previsto per gli infraventunenni, ove non risulti espressamente richiamato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CRISCUOLO Anna - Presidente

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

Dott. DI NICOLA T.P. - Consigliere

Dott. RICCIO Stefan - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso l'ordinanza emessa dal Tribunale di Palermo - Sezione Riesame in data 14/07/2022;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Stefania Riccio;
letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Giuseppe Riccardi, che ha concluso per la inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con l'ordinanza in epigrafe, il Tribunale di Palermo, in parziale…

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