Cassazione penale Sez. II sentenza n. 3797 del 27 gennaio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:3797PEN

Massima

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In tema di revoca della custodia cautelare in carcere applicata nei confronti di un indagato per il delitto di associazione di tipo mafioso di cui all'articolo 416-bis c.p., l'articolo 275, comma 3, c.p.p. pone una presunzione di pericolosità sociale che può essere superata solo quando sia dimostrato che l'associato ha stabilmente rescisso i suoi legami con l'organizzazione criminosa. Pertanto, incombe al giudice di merito l'onere di accertare l'inesistenza di elementi idonei a vincere tale presunzione, non essendo sufficiente la mera partecipazione alle udienze, la costituzione spontanea o il decorso del tempo, in quanto tali circostanze non sono di per sé idonee a dimostrare l'effettiva rescissione dei vincoli associativi. La prova contraria, volta a superare la presunzione di pericolosità, si risolve nella ricerca di fatti che rendano oggettivamente impossibile che il soggetto possa continuare a fornire il suo contributo all'organizzazione criminosa per conto della quale ha operato, con la conseguenza che, ove non sia dimostrato il verificarsi di tali eventi risolutivi, la presunzione di pericolosità persiste.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CASUCCI Giuliano - Presidente

Dott. DIDOMENICO Vincenzo - Consigliere

Dott. CAMPANILE Pietro - Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamil - Consigliere

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) LO. SA., N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 29/05/2008 TRIB. LIBERTA' di PALERMO;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. DIDOMENICO VINCENZO;

sentite le conclusioni del P.G. Dott. MONETTI Vito, che ha chiesto il rigetto del ricorso.

CONSIDERATO IN FATTO E IN DIRITTO

Il difensore di Lo. Sa. ha proposto ricorso per Cassazione avverso l'ordinanza del 29/05/2008 del …

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