Consiglio di Stato sentenza n. 4301 del 2012

ECLI:IT:CDS:2012:4301SENT

Massima

Generata da Simpliciter
La proroga dei termini previsti per l'espropriazione e l'esecuzione di un'opera pubblica dichiarata di pubblica utilità, indifferibile ed urgente, costituisce un istituto di carattere eccezionale, finalizzato ad evitare di mantenere i beni espropriabili in stato di soggezione a tempo indeterminato e a tutelare l'interesse pubblico a che l'opera venga eseguita in un congruo arco di tempo. Tale proroga è pertanto ammissibile solo in presenza di cause di forza maggiore o di altre circostanze indipendenti dalla volontà del concessionario, che devono essere adeguatamente motivate nell'atto amministrativo che la dispone. La motivazione deve dare conto in modo chiaro ed esaustivo delle ragioni oggettive che hanno impedito il rispetto del termine originariamente fissato, senza che sia necessario indicare nuovamente tutti i termini della dichiarazione di pubblica utilità, essendo sufficiente il riferimento alle sole modifiche intervenute. L'omessa comunicazione di avvio del procedimento di proroga non determina l'annullabilità del provvedimento, qualora risulti che il suo contenuto dispositivo non avrebbe potuto essere diverso. Infine, la previa determinazione dell'indennità di espropriazione non costituisce un requisito di validità del decreto di esproprio, né sussiste un obbligo per l'amministrazione di convenire alla stipula della cessione volontaria, trattandosi di una mera facoltà riconosciuta dalla legge all'espropriando.

Sentenza completa

N. 07870/2008
REG.RIC.

N. 04301/2012REG.PROV.COLL.

N. 07870/2008 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso in appello n. 7870 del 2008, proposto dalla Design Centre s.r.l. in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dagli avv.ti Giovanni Passagnoli e Vittorio Chierroni, ed elettivamente domiciliata presso il dottor Gian Marco Grez in Roma, via Lungotevere Flaminio, n. 46, palazzo IV, scala B, come da mandato a margine del ricorso introduttivo;

contro

ANAS s.p.a., in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentata e difesa dall’Avvocatura generale dello Stato, e presso la stessa domiciliata ex lege in Roma, via dei Portoghesi n.12;
Autostrade per l’Italia s.p.a. in persona del legale rappresentante pro tempore…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.