Cassazione penale Sez. III sentenza n. 11456 del 14 marzo 2019

ECLI:IT:CASS:2019:11456PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere si configura quando sussiste un vincolo associativo stabile e duraturo tra i partecipi, finalizzato alla realizzazione di una pluralità di delitti, anche attraverso l'utilizzo di una società commerciale come mezzo operativo per il perseguimento degli scopi illeciti. Il ruolo di promotore e organizzatore dell'associazione può essere attribuito a chi, pur non ricoprendo una posizione apicale, si occupi in modo continuativo e determinante di curare l'intero svolgimento delle attività funzionali al raggiungimento degli obiettivi criminosi, impartendo direttive agli altri partecipi, mantenendo i contatti, gestendo gli aspetti contabili e finanziari dell'attività illecita. Tuttavia, ai fini della configurabilità della responsabilità per il reato associativo, è necessaria un'adeguata e completa motivazione in ordine alla conoscenza da parte del singolo partecipe della natura fittizia e illecita dell'attività svolta dalla società utilizzata come strumento, nonché alla rilevanza delle sue specifiche condotte in relazione al mantenimento e al rafforzamento del vincolo associativo, tenuto conto del contesto temporale in cui tali condotte si inseriscono rispetto alla consumazione dei reati fine. La mancanza di una siffatta motivazione integra un vizio di insufficienza della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ACETO Aldo - Presidente

Dott. CERRONI Claudio - Consigliere

Dott. DI STASI Antonella - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro M. - Consigliere

Dott. NOVIELLO Giuseppe - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sui ricorsi proposti da:
1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS)
2. (OMISSIS), nato a (OMISSIS)
avverso la sentenza del 06/10/2017 della Corte di Appello di Bologna;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Giuseppe Noviello;
udito il Pubblico Ministero, in persona Sostituto Procuratore generale Dott. Spinaci Sante, che ha concluso chiedendo la dichiarazione di inammissibilita' per il ricorso proposto da (OMISSIS) e il rigetto del ricorso proposto da (OM…

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