Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 36625 del 18 dicembre 2020

ECLI:IT:CASS:2020:36625PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare di custodia in carcere può essere confermato dal giudice di riesame quando sussistono gravi indizi di colpevolezza a carico dell'indagato in relazione ai reati contestati e le esigenze cautelari risultano concrete e attuali, nonostante la successiva rinuncia al ricorso da parte dell'indagato, in assenza di specifiche ragioni che giustifichino tale rinuncia. In tali casi, il giudice è tenuto a dichiarare l'inammissibilità del ricorso e a condannare il ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della Cassa delle Ammende, in applicazione della disciplina prevista dall'art. 616 c.p.p., comma 1, atteso che la definizione pregiudiziale del procedimento è imputabile alla parte ricorrente.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CRISCUOLO Anna - Presidente

Dott. RICCIARELLI Massim - Consigliere

Dott. GIORDANO E. A. - Consigliere

Dott. AMOROSO Riccar - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA B - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del Tribunale di Catanzaro del 4 marzo 2020;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal componente Dott. ((omissis))' Raddusa;
lette le richieste del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dott. PICARDI Antonietta, che ha concluso per la infondatezza del ricorso.
FATTO E DIRITTO
1.Con l'ordinanza impugnata il Tribunale di Catanzaro all'esito del…

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