Cassazione penale Sez. I sentenza n. 33829 del 11 luglio 2017

ECLI:IT:CASS:2017:33829PEN

Massima

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Il tentativo di omicidio si configura quando l'azione dell'agente, pur non avendo cagionato l'evento morte per cause indipendenti dalla sua volontà, risulta idonea a provocarlo, in base alla sede corporea attinta, all'arma impiegata e alle modalità dell'atto lesivo, che denotano l'intenzione di uccidere. Perché possa riconoscersi la scriminante della legittima difesa, reale o putativa, è necessario che l'aggressione sia ingiusta e attuale, che la reazione sia necessaria e proporzionata, e che l'agente non abbia avuto la possibilità di sottrarsi all'aggressione senza pregiudizio e senza disonore. L'eccesso colposo nella legittima difesa presuppone l'errore nell'apprezzamento della situazione, non la volontarietà del superamento dei limiti della difesa. Il concorso morale nel tentato omicidio può essere ravvisato quando la condotta di istigazione o determinazione dell'agente abbia avuto un effettivo contributo causale rispetto alla realizzazione del fatto, in base a una valutazione complessiva delle circostanze concrete. Nella determinazione della pena, il giudice deve tenere conto di tutti i criteri indicati dall'art. 133 c.p., tra cui il ruolo svolto dall'imputato, la sua incensuratezza e le altre circostanze del caso concreto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI ((omissis)) - Presidente

Dott. NOVIK ((omissis)) - Consigliere

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi F. - rel. Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 15687/2013 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 01/12/2014;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 07/12/2016 la relazione fatta dal Consigliere Dott. LUIGI FABRIZIO MANCUSO;
Il Pubblico Ministero, in persona della Dott.ssa ((omissis)), Sostituto Procuratore Generale della Repubblica presso questa Corte, ha concluso chiedendo per l'imputato (OMISSIS…

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