Consiglio di Stato sentenza breve n. 1493 del 2011

ECLI:IT:CDS:2011:1493SENB

Massima

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Il diniego di rilascio del permesso di soggiorno per motivi di lavoro subordinato, adottato dall'autorità amministrativa competente, può essere oggetto di impugnazione giurisdizionale dinanzi al giudice amministrativo, il quale è tenuto a verificare la legittimità del provvedimento alla luce dei presupposti di fatto e di diritto previsti dalla normativa vigente in materia di immigrazione. Nell'esercizio di tale sindacato giurisdizionale, il giudice amministrativo deve valutare con particolare attenzione la motivazione del provvedimento impugnato, accertando che essa sia adeguata, congrua e coerente rispetto alle ragioni poste a fondamento del diniego, nel rispetto del principio di proporzionalità e del diritto di difesa dell'interessato. Qualora il provvedimento di diniego risulti privo di una motivazione idonea a sorreggerne la legittimità, il giudice amministrativo è tenuto ad annullarlo, ordinando all'amministrazione di riesaminare la posizione dell'istante nel rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità dell'azione amministrativa. Il giudice amministrativo, inoltre, nell'ambito del proprio sindacato, deve valutare la sussistenza dei presupposti di fatto e di diritto per il rilascio del permesso di soggiorno, tenendo conto della situazione complessiva dell'interessato, della sua condotta, del suo inserimento sociale e lavorativo, nonché di ogni altro elemento rilevante ai fini della decisione, al fine di assicurare il rispetto dei diritti fondamentali della persona e la tutela della dignità umana. In caso di accoglimento del ricorso, il giudice amministrativo può disporre il rilascio del permesso di soggiorno, ovvero rinviare all'amministrazione per un nuovo esame della domanda, ove ne ricorrano i presupposti.

Sentenza completa

N. 09491/2010
REG.RIC.

N. 01493/2011REG.PROV.COLL.

N. 09491/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

ex artt. 38, 60 e 74 cod. proc. amm.
sul ricorso in appello numero di registro generale 9491 del 2010, proposto da:
((omissis)), rappresentato e difeso dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), con domicilio eletto presso la Segreteria sezionale del Consiglio di Stato in Roma, piazza Capo di Ferro n. 13;

contro

Ministero dell'Interno, Questura di Vicenza, rappresentati e difesi dall'Avvocatura generale dello Stato, domiciliati per legge presso i suoi uffici in Roma, via dei Portoghesi n. 12;

per la riforma

della sentenza breve del Tribunale amministrativo del Veneto, Sezione III, n. 02938/2010, resa tra le parti, concernente DINIEGO…

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