Cassazione penale Sez. V sentenza n. 220 del 9 gennaio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:220PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel valutare la concessione delle circostanze attenuanti generiche, non può basare il proprio convincimento esclusivamente sulla mancata ammissione degli addebiti da parte dell'imputato, in quanto la protesta di innocenza o la scelta di non collaborare con l'autorità giudiziaria, pur di fronte all'evidenza delle prove di colpevolezza, non costituisce di per sé elemento decisivo sfavorevole, non esistendo nel vigente ordinamento un principio giuridico per cui le attenuanti generiche debbano essere negate all'imputato che non confessi di aver commesso il fatto. Pertanto, il giudice di merito deve valutare la concessione delle circostanze attenuanti generiche sulla base di tutti gli elementi di fatto e di diritto rilevanti, senza attribuire un peso determinante alla mancata ammissione di responsabilità da parte dell'imputato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. Scarl INI Enrico - Presidente

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - Consigliere

Dott. CIRILLO Pierangel - rel. Consigliere

Dott. FRANCOLINI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 12/01/2022 della CORTE, DI APPELLO DI MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. PIERANGELO CIRILLO;
letta la requisitoria a firma del Sostituto Procuratore generale Dr. VENEGONI ANDREA, che ha chiesto di annullare la sentenza.
RITENUTO IN FATTO
1. La sentenza impugnata e' stata pronunziata il 12 gennaio 2022 dalla Corte di appello di Milano, che ha conferma…

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