Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 4656 del 3 febbraio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:4656PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nel dichiarare inammissibile il ricorso per cassazione avverso la sentenza di appello che aveva confermato la condanna per i reati di tentata estorsione e calunnia, afferma che l'obbligo di specificità dei motivi di impugnazione, a pena di inammissibilità, impone che siano ben individuati i punti della decisione cui si riferiscono le doglianze, con l'indicazione precisa delle questioni che si intendono prospettare e l'esposizione concreta dei motivi di diritto a sostegno delle censure dedotte. Nel caso di specie, il ricorrente si è limitato a citare generici principi in materia di valutazione della prova e dell'elemento psicologico del reato di calunnia, senza riferirsi specificamente alle argomentazioni svolte dalla Corte di appello, che ha esaminato in modo logico e coerente la dichiarazione della parte offesa e risposto adeguatamente alle censure, ritenute inconsistenti e non attinenti agli atti processuali. Inoltre, il giudice di legittimità esclude l'errore denunciato in ordine all'utilizzo delle dichiarazioni autoindizianti del ricorrente, in quanto tali dichiarazioni costituivano il mezzo attraverso il quale egli aveva commesso il reato di calunnia, sicché non trovava applicazione la disciplina di cui all'art. 63 c.p.p. Infine, in relazione al trattamento sanzionatorio, il giudice di legittimità afferma che si tratta di un giudizio di fatto rimesso alla discrezionalità del giudice di merito, il quale ha motivato in modo sufficiente circa l'adeguatezza della pena concreta alla gravità del reato e alla personalità del reo.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. SERPICO Francesco - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. FAZIO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Sr. Yo. nato in (OMESSO);

avverso sentenza della Corte di Appello di Salerno resa in data 22 maggio 2009;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in camera di consiglio la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis)) Fazio;

udita la requisitoria del Procuratore Generale in persona del Sostituto Dott. ((omissis)) che ha concluso per la declaratoria di inammissibilita'.

SVOLGIMENTO DEL PROCE…

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