Cassazione penale Sez. I sentenza n. 5594 del 15 febbraio 2011

ECLI:IT:CASS:2011:5594PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, realizzato attraverso l'intermediazione illecita per l'assunzione di stranieri irregolari, integra il reato di cui all'art. 12, comma 5, del D.Lgs. n. 286/1998, anche in assenza di una verifica specifica sulle condizioni di lavoro, essendo sufficiente l'accertamento dell'intento di trarre ingiusto profitto dalla permanenza irregolare degli stranieri nel territorio dello Stato. La valutazione della credibilità delle testimonianze, compresa quella di soggetti potenzialmente interessati, rientra nel prudente apprezzamento del giudice di merito, insindacabile in sede di legittimità salvo vizi logici o manifesta irragionevolezza. La condotta di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, realizzata attraverso l'intermediazione illecita per l'assunzione di stranieri irregolari, integra il reato di cui all'art. 12, comma 5, del D.Lgs. n. 286/1998, anche in assenza di una verifica specifica sulle condizioni di lavoro, essendo sufficiente l'accertamento dell'intento di trarre ingiusto profitto dalla permanenza irregolare degli stranieri nel territorio dello Stato. La valutazione della credibilità delle testimonianze, compresa quella di soggetti potenzialmente interessati, rientra nel prudente apprezzamento del giudice di merito, insindacabile in sede di legittimità salvo vizi logici o manifesta irragionevolezza. Il reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina si configura quando, al fine di trarre ingiusto profitto, si agevola la permanenza irregolare di stranieri nel territorio dello Stato, anche attraverso l'intermediazione per l'assunzione lavorativa, senza che sia necessario accertare specificamente le condizioni di lavoro, essendo sufficiente la prova dell'intento di trarre vantaggio dalla situazione di irregolarità. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione della credibilità delle testimonianze, anche di soggetti potenzialmente interessati, purché la motivazione sia logica e ragionevole, e tale apprezzamento è insindacabile in sede di legittimità, salvo vizi logici o manifesta irragionevolezza.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAMPETTI Umberto - Presidente

Dott. VECCHIO Massimo - rel. Consigliere

Dott. CAIAZZO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. CAPRIOGLIO Piera M.S. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) CA. GI. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 898/2004 CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA, del 15/12/2009;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 11/01/2011 la relazione fatta dal Consigliere Dott. MASSIMO VECCHIO;

Udito il Pubblico Ministero, in persona del dott. ((omissis)), Sostituto Procuratore Generale della Repubblica presso questa corte, il quale ha concluso per la inammiss…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.