Il diniego di un permesso di costruire per un intervento edilizio residenziale in un'area classificata dal piano regolatore generale come zona F1 destinata a verde pubblico e viabilità è legittimo, in quanto tale destinazione urbanistica esclude l'attività edificatoria residenziale e non richiede alcuna valutazione discrezionale da parte dell'amministrazione comunale. Anche nel caso di decadenza dei vincoli urbanistici, l'area rimane inedificabile in quanto rientra nel regime delle cosiddette "zone bianche", per le quali l'art. 4, ultimo comma, della legge n. 10/1977 consente unicamente interventi di manutenzione, restauro e risanamento conservativo, senza possibilità di nuova edificazione. Pertanto, il provvedimento di diniego del permesso di costruire, fondato sulla destinazione urbanistica dell'area, non necessita di una valutazione discrezionale dell'amministrazione e risulta legittimo, in quanto l'area è preclusa all'attività edificatoria residenziale sia per la vigente destinazione urbanistica, sia per la disciplina applicabile alle "zone bianche" in assenza di nuova pianificazione.