Cassazione penale Sez. I sentenza n. 26397 del 11 giugno 2018

ECLI:IT:CASS:2018:26397PEN

Massima

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Il differimento facoltativo dell'esecuzione della pena per grave infermità fisica, ai sensi dell'art. 147 c.p., è ammissibile solo quando il grave stato di salute del condannato implichi un serio pericolo per la vita o la probabilità di altre rilevanti conseguenze dannose, eliminabili o procrastinabili solo con cure o trattamenti che non possano essere praticati in regime di detenzione, neppure mediante ricovero in ospedali civili o in altri luoghi esterni di cura. Il giudice, nel valutare l'istanza di differimento, deve operare un bilanciamento tra l'interesse del condannato ad essere adeguatamente curato e le esigenze di sicurezza della collettività, disponendo gli accertamenti medici necessari, anche mediante nomina di un perito, quando i dati e la documentazione clinica seriamente attestino l'incompatibilità delle condizioni di salute del condannato con il regime carcerario. La motivazione del provvedimento che rigetta l'istanza di differimento deve essere esauriente e immune da vizi logici e giuridici, basata su una coerente analisi critica degli elementi disponibili e sulla loro coordinazione in un organico quadro interpretativo, superando il vaglio di legittimità demandato alla Corte di Cassazione, il cui sindacato deve arrestarsi alla verifica del rispetto delle regole della logica e della conformità ai canoni legali che presiedono all'apprezzamento delle circostanze fattuali.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. NOVIK ((omissis)) - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. MANCUSO Luigi F. - rel. Consigliere

Dott. BINENTI Roberto - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 14/12/2016 del TRIB. SORVEGLIANZA di SALERNO;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. LUIGI FABRIZIO MANCUSO;
Letta la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del Dott. ((omissis)), Sostituto Procuratore Generale della Repubblica presso questa Corte, il quale ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO E CONSIDERATO IN DIRITTO
1. Con ordinanza del 16 dicembre 2016, il Tribunale di sorveglianza di Sale…

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