Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 4297 del 2022

ECLI:IT:TARNA:2022:4297SENT

Massima

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Il provvedimento di demolizione di una costruzione abusiva, al pari di tutti i provvedimenti sanzionatori in materia edilizia, è atto vincolato che non richiede una specifica valutazione delle ragioni di interesse pubblico, né una comparazione di quest'ultimo con gli interessi privati coinvolti e sacrificati, né, ancora, alcuna motivazione sulla sussistenza di un interesse pubblico concreto e attuale alla demolizione, non potendo neppure ammettersi l'esistenza di un qualche affidamento tutelabile alla conservazione di una situazione di fatto abusiva, che il tempo non può giammai legittimare. L'abuso edilizio rappresenta infatti un illecito permanente integrato dalla violazione dell'obbligo, perdurante nel tempo, di ripristinare in conformità a diritto lo stato dei luoghi, di talché ogni provvedimento repressivo dell'Amministrazione non è emanato a distanza di tempo da un illecito ormai esaurito, bensì interviene su una situazione antigiuridica che perdura sino a quel momento. Pertanto, l'ordine di demolizione di opere edilizie abusive, anche se adottato a distanza di tempo dalla loro realizzazione, non richiede una specifica motivazione sulla sussistenza di un interesse pubblico concreto e attuale, né può essere escluso per il decorso del tempo o per la sussistenza di un affidamento tutelabile del privato, essendo l'amministrazione tenuta a perseguire l'illecito attraverso l'adozione della relativa sanzione. Le opere abusive, inoltre, devono essere valutate complessivamente e non in modo atomistico, non essendo ammissibile un loro artificioso frazionamento, e la loro realizzazione senza il prescritto titolo abilitativo edilizio e paesaggistico determina la legittimità del provvedimento di demolizione, a prescindere dalla loro qualificazione come interventi di manutenzione, pertinenza o ristrutturazione.

Sentenza completa

Pubblicato il 23/06/2022

N. 04297/2022 REG.PROV.COLL.

N. 03748/2021 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Settima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 3748 del 2021, proposto da
Raffaela Croce, rappresentata e difesa dall'avvocato Agostino Mercurio, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia e con domicilio fisico eletto in Napoli, alla via San Felice n. 33, presso lo studio dell’avvocato Gaetano Mastropasqua;

contro

Comune di Lettere, in persona del Sindaco legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Catello Miranda, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia, e con domicilio fisico eletto in Napoli, alla via F. Crispi n. 62, presso lo studio dell’avvocato Stefano Curcio;

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