Cassazione penale Sez. I sentenza n. 47398 del 30 dicembre 2021

ECLI:IT:CASS:2021:47398PEN

Massima

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La valutazione della pericolosità sociale ai fini della proroga di una misura di sicurezza personale, come la libertà vigilata, richiede un puntuale accertamento in concreto della sussistenza attuale di tale condizione, senza poter presumere automaticamente la pericolosità dal solo titolo di reato per cui è intervenuta condanna. Tale valutazione deve fondarsi su una motivazione adeguata che espliciti gli elementi di fatto, anche comportamentali, indicativi della persistente tendenza antisociale del soggetto, senza potersi limitare a richiamare circostanze remote nel tempo o comunque non significative di un concreto pericolo di recidiva. Ove la motivazione non realizzi un effettivo apprezzamento della condizione di pericolosità in termini di attualità, la decisione di proroga della misura di sicurezza deve essere annullata con rinvio per un nuovo giudizio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ZAZA Carlo - Presidente

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - Consigliere

Dott. MAGI Raffael - rel. Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 17/03/2021 del TRIB. SORVEGLIANZA di PALERMO;
udita la relazione svolta dal Consigliere RAFFAELLO MAGI;
lette/sentite le conclusioni del PG Seccia, che ha concluso per il rigetto del ricorso.
IN FATTO E IN DIRITTO
1. Il Tribunale di Sorveglianza di Palermo, con ordinanza emessa in data 17 marzo 2021 ha respinto l'impugnazione introdotta - in tema di misura di sicurezza personale - da (OMISSIS), relativa al provvedimento di proroga de…

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