Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 11918 del 2024

ECLI:IT:TARLAZ:2024:11918SENT

Massima

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Il ricorso amministrativo diviene improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse della parte ricorrente, comportando la compensazione delle spese di giudizio, quando il ricorrente dichiara la sopravvenuta carenza di interesse alla coltivazione del gravame. In tali casi, il giudice amministrativo, accertata la mancanza di un interesse attuale e concreto del ricorrente alla decisione della controversia, è tenuto a dichiarare l'improcedibilità del ricorso, senza entrare nel merito delle questioni sostanziali dedotte, in applicazione dei principi di economia processuale e di ragionevole durata del processo. La declaratoria di improcedibilità per difetto di interesse, pur non pronunciandosi sul merito, comporta la compensazione delle spese di giudizio tra le parti, in considerazione della sopravvenuta carenza di interesse della parte ricorrente, che ha determinato l'impossibilità di una pronuncia di merito. Tale soluzione, fondata sull'art. 35, comma 1, lett. c), art. 85, comma 9 e art. 87, comma 4-bis, del codice del processo amministrativo, mira a evitare un inutile dispendio di attività processuale e di risorse giudiziarie, allorché la parte abbia perso l'interesse alla decisione della controversia, senza che ciò sia imputabile a negligenza o condotta processuale scorretta.

Sentenza completa

Pubblicato il 12/06/2024

N. 11918/2024 REG.PROV.COLL.

N. 08373/2020 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Prima Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 8373 del 2020, proposto da ((omissis)) rappresentato e difeso dall’avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via Livorno 6, e domicilio digitale eletto presso l’indirizzo p.e.c. [email protected];

contro

Ministero dell’interno, in persona del Ministro
p.t.
, rappresentato e difeso per legge dall’Avvocatura generale dello Stato, presso i cui uffici è domiciliato in Roma, via dei Portoghesi 12;

nei confronti

((omissis)) e ((omissis)), non costituiti in giudizio;

per l’annullamento

del decreto direttoriale n. 2324 del 1…

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