Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 25981 del 7 luglio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:25981PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La sussistenza attuale delle esigenze cautelari, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare personale, non può essere desunta esclusivamente dalla gravità e modalità di commissione dei reati contestati, né da una generica valutazione del "tipo d'autore", ma richiede un'analisi concreta e specifica degli elementi fattuali che dimostrino il concreto e attuale pericolo di reiterazione della condotta criminosa, anche in relazione all'evoluzione della posizione dell'indagato rispetto al contesto in cui i reati sono stati commessi. Pertanto, il mero dato dell'estromissione dell'indagato dal contesto societario e di interessi specifici in cui i reati sono stati realizzati, unitamente al decorso di un significativo lasso di tempo, impone una motivazione particolarmente rigorosa e puntuale circa la sussistenza attuale delle esigenze cautelari, non potendosi desumere automaticamente il pericolo di recidiva dalla gravità dei reati contestati o da una generica valutazione del "tipo d'autore". La motivazione deve quindi dare conto in modo concreto e specifico di come e in quale ambito potrebbero realizzarsi i possibili nuovi episodi criminosi della stessa indole, non essendo sufficiente un riferimento generico alla capacità criminale dell'indagato o alla determinazione e intensità del dolo dimostrate nella commissione dei reati contestati.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. MILO Nicola - Consigliere

Dott. GRAMENDOLA ((omissis)) - Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) RE. MA. , N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 1337/2009 TRIB. LIBERTA' di ROMA, del 10/06/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. CARLO CITTERIO;

sentite le conclusioni del PG, Dott. ((omissis)) per l'annullamento con rinvio;

Udito il dif. avv. LONGARI per l'accoglimento del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. Avverso l'ordinanza con cui in data 10.6.2009 il Tribunale …

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