Cassazione penale Sez. I sentenza n. 21769 del 4 giugno 2007

ECLI:IT:CASS:2007:21769PEN

Massima

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Il rifiuto di prestare il servizio militare obbligatorio per motivi di coscienza non integra più il reato previsto dalla legge, in quanto la successiva modifica normativa che ha sospeso l'obbligo di leva e introdotto il servizio militare professionale volontario comporta l'applicazione del principio di retroattività della legge penale più favorevole al reo, ai sensi dell'art. 2, comma 4, c.p. Infatti, pur non essendo stata formalmente abrogata la norma incriminatrice, la nuova disciplina del servizio militare ha di fatto modificato il precetto penale, rendendo non più punibile il rifiuto di prestare il servizio di leva per motivi di coscienza. Pertanto, il giudice deve applicare la norma più favorevole al reo, assolvendo l'imputato perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FAZZIOLI Edoardo - Presidente

Dott. CHIEFFI Severo - Consigliere

Dott. GRANERO Francantonio - Consigliere

Dott. CANZIO Giovanni - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PROCURATORE GENERALE DELLA REPUBBLICA PRESSO CORTE APPELLO di FIRENZE;

nei confronti di:

1) PE. DI., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 15/07/2005 TRIBUNALE di FIRENZE;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. CHIEFFI SEVERO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. Antonio Mura, che ha concluso per i…

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