Il reato di associazione per delinquere finalizzata alla contraffazione di marchi è configurabile quando sussistono elementi oggettivi e soggettivi che dimostrino la stabilità del vincolo associativo e la comune volontà dei partecipi di commettere una serie indeterminata di delitti, a prescindere dalla brevità del periodo in cui si sono consumate le singole condotte delittuose. Il ruolo di promotore dell'associazione criminosa può essere attribuito a colui che dirige le operazioni e decide il trasferimento dell'attività illecita presso altri locali, come desumibile dalle convergenti dichiarazioni degli imputati. La recidiva specifica, reiterata e infraquinquennale, debitamente accertata, legittima il diniego delle circostanze attenuanti generiche e l'aumento del trattamento sanzionatorio, in assenza di una motivazione manifestamente illogica o contraddittoria. La prescrizione del reato di ricettazione e detenzione di prodotti con marchio contraffatto non matura prima che sia decorso il termine quinquennale dalla commissione del fatto, tenuto conto della recidiva contestata.