Cassazione penale Sez. V sentenza n. 16256 del 26 aprile 2010

ECLI:IT:CASS:2010:16256PEN

Massima

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Il reato di furto aggravato è configurabile anche quando l'oggetto della sottrazione sia un veicolo abbandonato e considerato res derelicta, purché l'agente ne abbia consapevolmente e volontariamente sottratto il possesso al legittimo proprietario al fine di trarne profitto. L'aggravante della violenza sulle cose, consistente nello smontaggio di parti del veicolo, è applicabile anche quando il bene sia stato affidato in custodia a terzi per la riparazione, in quanto il custode non acquista la disponibilità esclusiva del bene. La recidiva, pur avendo carattere facoltativo, può essere legittimamente applicata dal giudice, in relazione alle modalità del fatto e alla personalità del reo, senza che ciò comporti una violazione del principio di proporzionalità della pena. Il diniego delle attenuanti generiche è adeguatamente motivato quando il giudice faccia riferimento ai precedenti specifici dell'imputato, tali da escludere la concessione del beneficio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COLONNESE Andrea - Presidente

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

Dott. ROTELLA Mario - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

Dott. VESSICHELLI Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto il 5.11.2009 da:

avv. ((omissis)), difensore di DI. ME. Sa. , nato a (OMESSO);

avverso la sentenza della Corte di Appello di Messina del 24 giugno 2009;

Letto il ricorso e la sentenza impugnata;

Sentita la relazione del consigliere Dott. BRUNO ((omissis))o;

Sentite le conclusioni del P.G. in sede, in persona del Sostituto Dott. DI POPOLO Angelo, che ha chiesto il rigetto del ricorso.

SVOLGIMENTO DEL PROCESSO

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