Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 33912 del 6 settembre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:33912PEN

Massima

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La pericolosità sociale di un soggetto, ai fini dell'applicazione di una misura di prevenzione personale, può essere desunta dalla sua organica inserimento in un'associazione di tipo mafioso, dal ruolo di stretto collaboratore di un pericoloso latitante della criminalità organizzata, nonché dai costanti rapporti intrattenuti con l'organizzazione criminale, anche in assenza di recenti condotte delittuose, purché tali elementi siano adeguatamente motivati dal giudice di merito sulla base di una valutazione complessiva della personalità del soggetto e della sua pericolosità attuale. La durata della misura e l'imposizione di una cauzione devono essere parimenti giustificate in relazione alle esigenze di prevenzione e alla situazione personale e patrimoniale del proposto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Presidente

Dott. GARRIBBA Tito - Consigliere

Dott. MILO Nicola - rel. Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso il decreto n. 74/2009 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 10/06/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. NICOLA MILO;

lette le conclusioni del PG Dott. G. Salvi che ha chiesto il rigetto del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. La Corte d'appello di Napoli, con decreto 10/06/2010, confermava quello in data 07/07/2008 del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, che aveva ap…

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