Cassazione penale Sez. II sentenza n. 16381 del 20 aprile 2016

ECLI:IT:CASS:2016:16381PEN

Massima

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Il reato di violenza o minaccia a pubblico ufficiale di cui all'art. 336 c.p. non sussiste quando la prospettazione dell'esercizio di un diritto costituzionalmente garantito per la tutela di una propria posizione soggettiva, come l'invio di atti di significazione e diffida per evitare sequestri d'iniziativa da parte della polizia giudiziaria, non mira a coartare la volontà dei destinatari ma solo a rappresentare lo stato della giurisprudenza nazionale e comunitaria, invitando a rimettere la questione alla valutazione dell'autorità giudiziaria. Ciò in quanto l'effettiva attivazione del sistema giudiziario, mediante la notificazione di un atto di citazione o il deposito di un ricorso, anche se motivata da ragioni strumentali rispetto al diritto vantato, non integra gli estremi della violenza o minaccia penalmente rilevante, dovendosi distinguere tale condotta dalla mera prospettazione di un'azione civile o penale con lo scopo di coartare l'altrui volontà ed ottenere un beneficio o vantaggio non conformi a giustizia. Pertanto, la minaccia di adire le vie legali, pur avendo un'esteriore apparenza di legalità, può integrare il reato di estorsione solo quando sia formulata non con l'intenzione di esercitare un diritto ma con lo scopo di coartare l'altrui volontà e conseguire risultati non conformi a giustizia.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FUMU Giacomo - Presidente

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - est. Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. AIELLI Lucia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto dal Procuratore della Repubblica di Roma nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS);
(OMISSIS), n. in (OMISSIS);
(OMISSIS), n. in (OMISSIS), tutti rappresentati e assistiti dall'Avv. (OMISSIS), di fiducia;
avverso l'ordinanza del Tribunale di Roma, in funzione di giudice dell'appello, n. 2935/2015, in data 26.10.2015;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
letta la memoria difensiva depositata in data 18.03.2016;
preso atto della ritualita' delle no…

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