La Regione, nell'esercizio del potere di approvazione dei piani regolatori generali e delle loro varianti, è vincolata alle sole opzioni procedimentali previste dagli artt. 45 e 46 della L.R. n. 61/1985, ovvero l'approvazione con modifiche d'ufficio o l'approvazione con proposte di modifica, non essendo ammissibile l'approvazione con stralcio di parte del piano, in quanto tale determinazione non rientra in alcuna delle tipologie deliberative espressamente consentite dalla legge. Ne consegue che l'adozione di una delibera regionale di approvazione di una variante al piano regolatore generale comunale che disponga lo stralcio di una parte del piano è illegittima per violazione delle richiamate disposizioni di legge, le quali definiscono in modo compiuto ed esaustivo i limiti e le modalità dell'esercizio del potere regionale di approvazione, precludendo all'amministrazione regionale l'adozione di provvedimenti difformi dalle opzioni procedimentali ivi contemplate.