Cassazione penale Sez. V sentenza n. 57764 del 28 dicembre 2017

ECLI:IT:CASS:2017:57764PEN

Massima

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Il reato di atti persecutori (stalking) può essere integrato anche attraverso condotte realizzate mediante l'utilizzo di social network, come la creazione di profili denigratori e diffamatori della vittima, in quanto tali condotte, pur non implicando necessariamente la costrizione della vittima a subire offese o minacce per via telematica, sono idonee a causare nella stessa un grave e perdurante stato di ansia o di paura, in ragione della pubblicizzazione di contenuti fortemente dannosi e fonte di inquietudine. Le dichiarazioni della persona offesa, se ritenute credibili e attendibili dal giudice, possono costituire prova sufficiente per l'affermazione della responsabilità penale dell'imputato, senza la necessità di riscontri estrinseci, purché la motivazione indichi le emergenze processuali determinanti per la formazione del convincimento e consenta l'individuazione dell'iter logico-giuridico seguito. Inoltre, la prova dell'evento del delitto, in riferimento alla causazione nella persona offesa di un grave e perdurante stato di ansia o di paura, può essere correttamente ancorata ad elementi sintomatici di tale turbamento psicologico ricavabili dalle dichiarazioni della vittima, dai suoi comportamenti conseguenti alla condotta posta in essere dall'agente e dalla stessa idoneità astratta di quest'ultima a cagionare l'evento, senza che sia necessaria una specifica valutazione diagnostica.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. SABEONE Gerardo - Consigliere

Dott. MORELLI Francesca - rel. Consigliere

Dott. MICCOLI Grazia - Consigliere

Dott. MOROSINI Elisabetta Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/03/2017 della CORTE APPELLO di TORINO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. FRANCESCA MORELLI;
Udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. LOY Maria Francesca, che ha concluso;
Il Proc. Gen. conclude per l'inammissibilita';
Uditi i difensori Avv. (OMISSIS), parte civile e (OMISSIS) difensore imputati;
LA DIFESA DI PART…

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