Cassazione penale Sez. II sentenza n. 20968 del 31 maggio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:20968PEN

Massima

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Il possesso e l'utilizzo di documenti di identificazione falsi, ottenuti mediante artifici e raggiri, integrano i reati di ricettazione, falso in certificato e indebito utilizzo di carte di credito, a prescindere dalla circostanza che il documento sia stato materialmente falsificato ex novo o sia stato soltanto illecitamente acquisito. Infatti, la condotta di chi possiede o utilizza documenti di provenienza illecita, anche se non direttamente falsificati, rientra nell'ambito applicativo delle norme che tutelano la fede pubblica e il regolare funzionamento del sistema creditizio e finanziario. Pertanto, tali condotte configurano un concorso di reati, in quanto le fattispecie incriminatrici in questione tutelano beni giuridici diversi. Inoltre, l'individuazione fotografica effettuata dal testimone oculare in sede dibattimentale, anche a distanza di tempo, costituisce prova valida e attendibile ai fini dell'accertamento dell'identità dell'imputato, a fronte di reiterati e concordanti riconoscimenti, senza che possano essere accolte censure fondate su possibili errori di memoria o di ricordo del teste.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARMENINI Secondo - Presidente

Dott. IANNELLI Enzo - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. CARRELLI P.D.M. Roberto - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 1942/2009 CORTE APPELLO di BARI, del 07/07/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 15/05/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. ENZO IANNELLI;

Letti gli atti, la sentenza, il ricorso;

Udita la relazione del cons. Enzo Jannelli;

Udite le conclusioni del Sostituto Procuratore Generale, Enrico Del…

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