Cassazione penale Sez. V sentenza n. 11718 del 9 aprile 2020

ECLI:IT:CASS:2020:11718PEN

Massima

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Il dolo generico, elemento soggettivo del reato di atti persecutori, è integrato dalla volontà di porre in essere più condotte di minaccia e molestia, nella consapevolezza della loro idoneità a produrre uno degli eventi alternativamente previsti dalla norma incriminatrice e dell'abitualità del proprio agire, senza che sia necessaria la preordinazione di tali condotte, potendo queste ultime essere anche meramente casuali e realizzate qualora se ne presenti l'occasione. Tale consapevolezza può essere desunta da una serie di indici obiettivi, senza che ciò integri una inammissibile rivalutazione del compendio probatorio, riservata in via esclusiva al giudice di merito. Inoltre, non viola il divieto di reformatio in peius il giudice dell'impugnazione che, a seguito dell'accoglimento dell'appello relativamente a taluni reati unificati dalla continuazione, infligga per il reato satellite, rimasto unico, una pena superiore a quella che per esso era stata determinata a titolo di aumento ex art. 81 c.p., purché il trattamento sanzionatorio finale non sia superiore a quello determinato dal primo giudice.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CATENA Rossella - Presidente

Dott. BELMONTE Maria Teresa - Consigliere

Dott. DE MARZO Giuseppe - rel. Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. SESSA Renata - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 28/09/2018 della CORTE APPELLO di TRENTO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. GIUSEPPE DE MARZO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. EPIDENDIO Tomaso, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Per quanto ancora rileva, con sentenza del 28/09/2018 la Corte d'appello di Trento: a) ha confermato l…

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