Cassazione penale Sez. II sentenza n. 29894 del 14 luglio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:29894PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale desumibile dalla sentenza è il seguente: L'associazione per delinquere finalizzata alla commissione di reati contro il patrimonio, quali truffe e ricettazione, realizzata attraverso l'utilizzo di falsi documenti e titoli bancari, nonché di utenze telefoniche intestate a prestanome, integra un grave quadro indiziario che giustifica l'applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, in ragione del concreto e attuale pericolo di reiterazione della condotta criminosa, desumibile dalla molteplicità degli episodi delittuosi accertati e dalla strutturata organizzazione dell'associazione, con ruoli e compiti ben definiti tra i partecipi. La massima evidenzia come la Corte abbia ritenuto sussistente il fumus commissi delicti e il periculum libertatis, in ragione dell'esistenza di una vera e propria associazione per delinquere finalizzata alla commissione seriale di truffe e ricettazioni, realizzata attraverso l'utilizzo di mezzi fraudolenti quali falsi documenti e titoli bancari, nonché di utenze telefoniche intestate a prestanome. Ciò ha giustificato l'applicazione della misura cautelare più afflittiva, in considerazione del concreto e attuale pericolo di reiterazione della condotta criminosa, desumibile dalla molteplicità degli episodi delittuosi accertati e dalla strutturata organizzazione dell'associazione, con ruoli e compiti ben definiti tra i partecipi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. TADDEI M. - rel. Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - Consigliere

Dott. FILIPPINI Stefano - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso l"ordinanza n. 1090/2015 del Tribunale del riesame di Catanzaro, del 22.10.2015;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Margherita B.Taddei;
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, Dr. ((omissis)), che ha concluso per il rigetto del ricorso.
MOTIVI DELLA DECISIONE
Con l"ordinanza indicata in epigrafe il Tribunale del riesame di Catanzaro confermava …

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