Cassazione penale Sez. I sentenza n. 54845 del 7 dicembre 2018

ECLI:IT:CASS:2018:54845PEN

Massima

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Il possesso illegale di un'arma comune da sparo, anche se accompagnato dalla detenzione di munizioni, integra un unico reato di detenzione e porto illegale di arma, essendo assorbita la detenzione di munizioni nella fattispecie di detenzione dell'arma, salvo che le munizioni non siano utilizzabili per l'arma detenuta o il loro numero ecceda la ricettività di carica dell'arma medesima. Ai fini della configurabilità del reato di ricettazione, è necessario che sia provata la provenienza dell'arma da un delitto, non essendo sufficiente la mera consapevolezza della sua origine illecita. Il giudice di merito, nel valutare la credibilità della versione dei fatti fornita dall'imputato, deve motivare adeguatamente il proprio giudizio di inattendibilità, evidenziando gli elementi oggettivi che contrastano con tale versione e rendono inverosimile la stessa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MAZZEI Antonella P. - Presidente

Dott. BIANCHI Michele - rel. Consigliere

Dott. ROCCHI Giacomo - Consigliere

Dott. BONI Monica - Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 10/02/2017 della CORTE APPELLO di NAPOLI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. MICHELE BIANCHI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore IACOVIELLO FRANCESCO MAURO che ha concluso chiedendo la dichiarazione di inamnnissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza pronunciata in data 10.2.2017 la Corte di appello di Napoli ha, in parziale…

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