Cassazione penale Sez. I sentenza n. 41909 del 16 ottobre 2023

ECLI:IT:CASS:2023:41909PEN

Massima

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La partecipazione ad un'associazione di tipo mafioso, quale la 'ndrangheta, può essere desunta anche dalla prova di un rapporto gerarchico dell'imputato rispetto ai soggetti ritenuti sicuramente partecipi, senza che sia necessaria la dimostrazione di un contributo materiale e concreto dell'imputato alle attività criminose del sodalizio. Sono elementi sintomatici della partecipazione associativa la conoscenza dell'organigramma e della ripartizione delle cariche all'interno dell'organizzazione, la condivisione del programma criminoso e delle relative metodiche, l'utilizzo di un linguaggio e di espressioni tipiche dell'ambiente mafioso, nonché la possibilità di confrontarsi direttamente con esponenti di vertice della consorteria e di frequentare i luoghi di ritrovo dei sodali, ricevendo direttive e reclamando avanzamenti di grado. Il fatto che gli sforzi dell'imputato per influenzare le scelte politiche del proprio congiunto non abbiano sortito gli effetti sperati non incide sull'integrazione del reato, essendo sufficiente la prova del suo inserimento strutturale nel sodalizio, del suo assoggettamento alle regole e al programma criminale della consorteria. Né rileva, ai fini della configurabilità del reato, che il nome dell'imputato non sia emerso in precedenti procedimenti giudiziari riguardanti la medesima organizzazione criminale, atteso che la prova della partecipazione associativa può essere desunta anche da elementi indiziari, come le conversazioni intercettate, che rivelino la condivisione di un patrimonio di conoscenze precluso ai soggetti estranei al sodalizio. Infine, l'età avanzata dell'imputato, la sua incensuratezza e il suo coinvolgimento marginale nei fatti non costituiscono elementi idonei a giustificare la concessione delle circostanze attenuanti generiche, in considerazione dell'intensità del dolo e della concreta partecipazione dell'imputato alle dinamiche associative.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Presidente

Dott. CALASELICE Barbara - Consigliere

Dott. POSCIA Giorgio - Consigliere

Dott. DI GIURO Gaetano - rel. Consigliere

Dott. MELE ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 06/04/2022 della CORTE APPELLO di REGGIO CALABRIA;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. DI GIURO GAETANO;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott. DI LEO GIOVANNI, che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
udito il difensore:
L'avvocato (OMISSIS) chiede l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FAT…

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