Cassazione penale Sez. II sentenza n. 45399 del 5 dicembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:45399PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il sequestro preventivo e la successiva confisca ex art. 12-sexies della legge n. 356/1992 non sono subordinati all'accertamento di un nesso eziologico tra i reati contestati (come l'usura aggravata e l'estorsione) e i beni da sottoporre a sequestro, in quanto il legislatore opera una presunzione di illecita accumulazione patrimoniale, senza distinguere se tali beni siano o meno direttamente derivanti dai reati stessi. La verifica del giudice della cautela, ai fini del sequestro, deve essere indirizzata ad accertare l'astratta configurabilità di una delle fattispecie criminose previste dalla norma citata e la sussistenza di seri indizi circa la sproporzione tra il valore dei beni e i redditi o le attività economiche del soggetto, nonché la mancata giustificazione della loro lecita provenienza. Tali condizioni, che legittimano il sequestro preventivo, sono diverse e meno rigorose rispetto a quelle necessarie per la successiva confisca, la cui piena prova è riservata al giudizio di merito. Pertanto, il giudice del riesame, nel valutare la legittimità del sequestro, non deve orientare le proprie valutazioni su elementi che concernono il merito delle imputazioni, trattandosi di atti di indagine ancora non definitivi, ma deve limitarsi ad accertare la sussistenza del fumus commissi delicti e del periculum in mora, inteso come confiscabilità dei beni, sulla base di seri indizi.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PAGANO Filiberto - Presidente

Dott. DIDOMENICO Vincenzo - Consigliere

Dott. PRESTIPINO Giovanni - Consigliere

Dott. AMBROSIO Annamaria - Consigliere

Dott. MANNA Antonio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PA. SA., N. IL (OMESSO);

avverso ORDINANZA del 01/07/2008 TRIB. LIBERTA' di CALTANISSETTA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dr. AMBROSIO ANNAMARIA;

sentite le richieste del Procuratore Generale in persona del dott. Giovanni Galati che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso;

udito il difensore avv. PASTORELLO Liborio Paolo che ha concluso per l'accoglimento …

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.