Cassazione penale Sez. I sentenza n. 9098 del 8 marzo 2011

ECLI:IT:CASS:2011:9098PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di partecipazione ad associazione mafiosa, essendo un reato permanente, non impedisce che la condotta delittuosa possa essere suddivisa in più segmenti temporali, ciascuno dei quali autonomamente rilevante ai fini penali, purché siano rispettati i requisiti di corrispondenza storico-naturalistica delle fattispecie concrete poste a raffronto, considerando tutti gli elementi costitutivi (condotta, evento, nesso causale) e le connotazioni temporali. Pertanto, la circostanza che il soggetto sia stato condannato per la partecipazione all'associazione mafiosa in relazione a un determinato periodo di tempo non preclude l'autonoma rilevanza penale di una successiva condotta di partecipazione, realizzata in epoca diversa, anche se relativa al medesimo sodalizio criminoso. Il principio del ne bis in idem, infatti, postula l'identità del fatto nel tempo, non essendo sufficiente la mera identità del reato contestato. Inoltre, l'eventuale frammentazione delle condotte da parte degli organi inquirenti non determina di per sé un'ingiusta lesione, in quanto il soggetto ha comunque la facoltà di chiedere l'estensione della contestazione ai periodi pregressi, ove ne ricorrano i presupposti. In conclusione, la condanna per il reato di partecipazione ad associazione mafiosa in relazione a un determinato periodo di tempo non impedisce l'autonoma rilevanza penale di una successiva condotta di partecipazione, realizzata in epoca diversa, anche se relativa al medesimo sodalizio criminoso, purché siano rispettati i requisiti di corrispondenza storico-naturalistica delle fattispecie concrete poste a raffronto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SIOTTO ((omissis)) del 04/02/2 -

Dott. DI TOMASSI Mariastefania rel. Consigliere SENTE -

Dott. BARBARISI ((omissis)) N. -

Dott. MAZZEI Antonella P. Consigliere REGISTRO GENER -

Dott. CARTA ((omissis)) N. 29164/2 -

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

SA. Gi. , nato a (OMESSO);

avverso l'ordinanza emessa in data 22.4.2010 dalla Corte d'appello di Caltanissetta;

Visti gli atti, il provvedimento impugnato, il ricorso;

udita la relazione fatta dal consigliere Dott. DI TOMASSI Mariastefania;

lette le richieste del Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. MAZZOTTA Gabriele, che ha chies…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.