Tribunale Amministrativo Regionale Puglia - Lecce sentenza n. 1010 del 2014

ECLI:IT:TARLE:2014:1010SENT

Massima

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Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, nell'esercizio del potere di annullamento di un'autorizzazione paesaggistica rilasciata dal Comune, non può basare il proprio provvedimento su una propria autonoma valutazione tecnico-discrezionale degli interessi in conflitto e sulla scelta del valore che in concreto debba prevalere, ma deve limitarsi a rilevare eventuali vizi di legittimità dell'atto impugnato, come la mancata o irragionevole valutazione di circostanze di fatto o di elementi specifici da parte dell'autorità comunale. Il provvedimento di annullamento deve pertanto fondarsi sull'esistenza di tali vizi, senza poter sovrapporre le proprie difformi valutazioni sulla modifica dell'area, in ossequio al principio di leale collaborazione tra gli enti coinvolti nella gestione del vincolo paesaggistico.

Sentenza completa

N. 00957/2010
REG.RIC.

N. 01010/2014 REG.PROV.COLL.

N. 00957/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia

Lecce - Sezione Prima

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 957 del 2010, proposto da:
Antonio De Benedetto, rappresentato e difeso dall'avv. Milco Panareo, con domicilio eletto presso Giuseppe Magaraggia in Lecce, Piazz.Ta L. Ariosto 17/19;

contro

Ministero per i Beni e le Attivita' Culturali, Soprintendenza Per Beni Arche Paes. e Patr. Stor. art. Etnoant. Prov. di Le,Br,Ta, rappresentati e difesi per legge dall'Avvocatura Distrettuale Stato, domiciliata in Lecce, via Rubichi;
Comune di Otranto;

per l'annullamento

del decreto prot. 0007582 del 6 maggio 2010 con cui il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Soprint…

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