Cassazione penale Sez. I sentenza n. 40555 del 17 novembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:40555PEN

Massima

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La giurisdizione militare sussiste anche per i reati commessi da militari in servizio all'interno della caserma, qualora gli stessi siano connessi a questioni attinenti al servizio e alla disciplina militare, non essendo rilevante che il fatto non sia avvenuto durante lo svolgimento di specifici compiti di servizio. Il giudice militare è competente a conoscere di tali reati, in quanto gli stessi, pur non essendo direttamente riconducibili all'adempimento di doveri di servizio, trovano la loro origine in situazioni di contrasto e tensione insorte tra militari nell'ambito della vita di caserma, con conseguente lesione dei doveri di subordinazione e disciplina propri dell'ordinamento militare. L'accertamento della responsabilità penale può fondarsi sulle dichiarazioni della persona offesa, in assenza di testimoni oculari, qualora le stesse siano sorrette da una motivazione congrua e immune da illogicità manifeste, rientrando tale valutazione nell'ambito della discrezionalità del giudice di merito, non sindacabile in sede di legittimità salvo vizi logici o giuridici. Il ricorso per cassazione non è ammesso per denunciare la mera insufficienza della motivazione, essendo tale vizio deducibile solo per omissione o contraddittorietà della stessa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. ZAMPETTI Umberto - Consigliere

Dott. VECCHIO Massimo - rel. Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M.S. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) MA. DA. N. IL (OMESSO);

avverso la sentenza n. 82/2009 CORTE MILITARE APPELLO di ROMA, del 13/01/2010;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 27/10/2010 la relazione fatta dal Consigliere Dott. VECCHIO Massimo;

Udito il Pubblico Ministero, in persona del dott. GENTILE Francesco, sostituto procuratore generale militare della Repubblica presso questa corte, il quale ha concluso per l&#…

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