Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 21265 del 21 maggio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:21265PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'esercizio del controllo di legittimità sulla motivazione della sentenza impugnata, non può procedere a una rinnovata valutazione dei fatti o a una rivalutazione del contenuto delle prove acquisite, trattandosi di apprezzamenti riservati in via esclusiva al giudice del merito. Il ricorso per cassazione è inammissibile quando i motivi addotti, lungi dall'apportare valide ed apprezzabili controdeduzioni alla ricostruzione fattuale e al percorso logico seguito dal giudice a quo, si risolvono in deduzioni in punto di fatto insuscettibili di essere esaminate nel giudizio di legittimità, limitandosi a riproporre pedissequamente le doglianze già discusse e ritenute infondate dal giudice del gravame. La mancanza di specificità del motivo di ricorso deve essere apprezzata non solo per la sua genericità, come indeterminatezza, ma anche per la mancanza di correlazione tra le ragioni argomentate dalla decisione impugnata e quelle poste a fondamento dell'impugnazione, la quale non può ignorare le esplicitazioni del giudice censurato senza cadere nel vizio di aspecificità. Il giudice di merito, nel determinare la pena, gode di un ampio potere discrezionale, purché la motivazione sia adeguata e coerente con gli elementi probatori acquisiti, ivi comprese le dichiarazioni del coimputato, la cui attendibilità è stata debitamente valutata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MOCALI Piero - Presidente

Dott. GALBIATI Ruggero - Consigliere

Dott. ROMIS Vincenzo - Consigliere

Dott. MASSAFRA Umberto - Consigliere

Dott. PICCIALLI Patrizia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) HA. MO. N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 26/10/2005 CORTE APPELLO di BOLOGNA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. MASSAFRA UMBERTO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. MONTAGNA Alfredo, che ha concluso per l'inammissibilita' del ricorso.

FATTO

Con sentenza in data 26.10.2005 la Corte di Appello di Bologna in pa…

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