La convenzione stipulata tra un Comune e un soggetto attuatore per la realizzazione di un programma di edilizia residenziale pubblica, che prevede la concessione del diritto di superficie su aree del patrimonio indisponibile comunale, costituisce una fattispecie complessa di concessione amministrativa, che istituisce tra le parti un rapporto di diritto pubblico. Pertanto, le eventuali pretese anche risarcitorie attinenti a tale convenzione rientrano nella giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo. In caso di decadenza del concessionario dal diritto di superficie per inadempimento, il Comune è tenuto a corrispondergli un indennizzo ai sensi della convenzione, composto da: a) il rimborso delle spese sostenute per la realizzazione delle opere di urbanizzazione primaria e secondaria, nonché di tutte le opere necessarie per rendere funzionali i fabbricati ed abitabili gli alloggi, al netto di una penalità del 10%; b) un indennizzo per gli alloggi effettivamente realizzati, commisurato ai costi effettivamente sostenuti. Dalla somma così determinata devono essere detratti gli eventuali contributi regionali non oggetto di revoca e recupero da parte della Regione, nonché l'importo eventualmente versato dal Comune per l'estinzione del mutuo ipotecario, salvo che tale pagamento non sia stato oggetto di accollo senza diritto di rivalsa nei confronti del Comune.