Consiglio di Stato sentenza n. 7198 del 2020

ECLI:IT:CDS:2020:7198SENT

Massima

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Il requisito della comprovata ultimazione dell'opera entro il termine del 31 dicembre 1993, stabilito dall'art. 39, comma 1, della legge n. 724 del 1994, costituisce un presupposto essenziale per l'accoglimento della domanda di condono edilizio. In assenza di tale requisito temporale, il provvedimento di diniego del condono è da considerarsi legittimo, in quanto l'onere di dimostrare la data di ultimazione dei lavori entro il termine di legge incombe sul privato richiedente, il quale deve fornire inconfutabili atti, documenti o altri elementi probatori idonei a radicare la ragionevole certezza dell'epoca di realizzazione del manufatto. Dichiarazioni sostitutive di atto di notorietà, in assenza di altri elementi di prova univoci, non possono assurgere al rango di prova, neppure presuntiva, sulla data di ultimazione dei lavori, atteso che tali dichiarazioni non hanno valore probatorio nel processo amministrativo. Pertanto, in presenza di un accertamento da parte della pubblica amministrazione che i lavori risultavano ancora in corso di esecuzione alla data del sopralluogo, il diniego del condono edilizio è da ritenersi legittimo, in quanto il privato non ha assolto l'onere probatorio a suo carico circa la tempestiva ultimazione dell'opera entro il termine di legge.

Sentenza completa

Pubblicato il 19/11/2020

N. 07198/2020REG.PROV.COLL.

N. 02476/2010 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2476 del 2010, proposto da
Silvio Alocci e Elisabeth Kunz, rappresentati e difesi dagli avvocati Calogero Narese e Piero Narese, con domicilio eletto presso lo studio Studio Grez in Roma, corso Vittorio Emanuele II, 18;

contro

Comune di Vaglia, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Alessandro Cecchi, con domicilio eletto presso lo studio Claudia Molino in Roma, via Panama, 58;

per la riforma

della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana (Sezione Terza) n. 03864/2009, resa tra le parti, concernente un permesso di costruire.

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