Cassazione penale Sez. III sentenza n. 42465 del 22 ottobre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:42465PEN

Massima

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Il sequestro probatorio di beni può essere legittimamente disposto dal pubblico ministero anche in assenza di una puntuale motivazione circa la loro qualificazione come corpo del reato, purché risulti adeguatamente giustificata la finalità probatoria perseguita per l'accertamento dei fatti. Il giudice del riesame, nel valutare la legittimità del provvedimento, deve verificare la sussistenza di elementi idonei a giustificare il ricorso a tale mezzo di ricerca della prova, senza poter sindacare la fondatezza delle contestazioni difensive relative alla riferibilità dei beni sequestrati al reato ipotizzato o alla loro effettiva modificazione, atteso che tali questioni attengono al merito dell'imputazione e non alla legittimità cautelare del provvedimento.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE TERZA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FIALE Aldo - Presidente

Dott. DI NICOLA Vito - rel. Consigliere

Dott. PEZZELLA Vincenzo - Consigliere

Dott. MENGONI Enrico - Consigliere

Dott. ANDRONIO Alessandro M. - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 23 - 10 - 2014 della Tribunale della liberta' di Reggio Calabria;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere ((omissis));
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale FILIPPI Paola che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' del ricorso;
udito per il ricorrente l'avv. (OMISSIS) di Reggio Calabria.
RITENUTO IN FATTO
1. (OMISSIS) …

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