Cassazione penale Sez. V sentenza n. 13840 del 23 marzo 2018

ECLI:IT:CASS:2018:13840PEN

Massima

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Il giudice di legittimità, nell'ambito del procedimento di prevenzione, può sindacare la motivazione del provvedimento impugnato solo per vizi di violazione di legge, essendo precluso il riesame del merito delle valutazioni operate dal giudice di merito. La motivazione è immune da vizi logici o di coerenza interna quando, attraverso un percorso argomentativo esaustivo e privo di lacune, individua gli indici di pericolosità sociale del soggetto, giustificando adeguatamente la durata e le modalità applicative della misura di prevenzione, anche con riferimento all'imposizione di una cauzione, purché questa risulti proporzionata alle condizioni economiche dell'interessato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. LAPALORCIA Grazia - Presidente

Dott. SCARLINI Enrico Vittor - Consigliere

Dott. SETTEMBRE Antonio - Consigliere

Dott. BORRELLI Paola - rel. Consigliere

Dott. RICCARDI Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso il decreto del 13/01/2017 della CORTE APPELLO di PALERMO;
sentita la relazione svolta dal Consigliere Dott.ssa BORRELLI PAOLA;
lette le conclusioni del Procuratore Generale Dott.ssa ZACCO FRANCA, che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Il 13 gennaio 2017, la Corte di appello di Palermo ha confermato il decreto con cui il Tribunale della stessa citta' aveva applicato ad (OMISSIS) …

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