La reiterazione di vincoli urbanistici di inedificabilità assoluta, che si sostanziano in una espropriazione di fatto, comporta il diritto del proprietario al riconoscimento di un indennizzo o di un serio ristoro, ai sensi dei principi affermati dalla Corte Costituzionale con la sentenza n. 179 del 1999. Tuttavia, la controversia relativa al riconoscimento di tale diritto all'indennizzo rientra nella giurisdizione del giudice ordinario, in applicazione del disposto di cui all'art. 34, comma 3, lett. b), del d.lgs. n. 80 del 1998 e dell'art. 39 del d.P.R. n. 327 del 2001, che attribuiscono alla Corte d'Appello la cognizione delle controversie sulla determinazione dell'indennità per reiterazione di vincoli sostanzialmente espropriativi. Il giudice amministrativo, pertanto, è carente di giurisdizione per conoscere di tali controversie, fermo restando che, a seguito della recente pronuncia della Corte Costituzionale n. 77 del 2007, la declaratoria di difetto di giurisdizione non pregiudica gli effetti sostanziali e processuali della domanda proposta dinanzi al giudice privo di competenza, consentendo la translatio judicii.