Il terzo interessato, portatore di interessi meramente civilistici, deve conferire una procura speciale al proprio difensore per stare in giudizio nel procedimento penale, ai sensi dell'art. 100 c.p.p., non essendo sufficiente la semplice nomina del difensore fiduciario ai sensi dell'art. 96 c.p.p. Tale onere di patrocinio è necessario in quanto la posizione del terzo interessato è nettamente distinta sotto il profilo difensivo da quella dell'indagato o imputato, i quali possono stare in giudizio di persona, avendo solo la necessità di munirsi di un difensore che li rappresenta ex lege e che è titolare di un diritto di impugnazione nell'interesse del proprio assistito per il solo fatto di rivestire tale qualità, senza alcuna necessità di procura speciale, imposta solo per i casi di atti cd. personalissimi. Al contrario, il terzo interessato, al pari della parte civile, del responsabile civile e della persona civilmente obbligata per la pena pecuniaria, è portatore di interessi civilistici, per cui esso, oltre a non poter stare personalmente in giudizio, ha un onere di patrocinio che è soddisfatto attraverso il conferimento di procura alle liti al difensore, come avviene nel processo civile ai sensi dell'art. 83 c.p.c. La mancata osservanza di tali forme determina l'inammissibilità del ricorso proposto dal terzo interessato.