Cassazione penale Sez. V sentenza n. 43911 del 26 novembre 2007

ECLI:IT:CASS:2007:43911PEN

Massima

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Il reato di diffamazione aggravata sussiste quando l'imputato abbia diffuso un volantino contenente espressioni inequivocabilmente e pesantemente offensive nei confronti di magistrati, anche in assenza di una specifica prova circa l'effettiva diffusione del volantino e la sua provenienza, essendo sufficiente che tali elementi risultino comunque accertati sulla base di un complessivo apprezzamento degli elementi di fatto. L'elemento soggettivo del reato è integrato dalla mera consapevolezza della portata offensiva delle espressioni utilizzate, a prescindere dalla convinzione dell'imputato di aver subito un sopruso, non essendo tale convinzione idonea a configurare una causa di giustificazione putativa. La condanna dell'imputato al pagamento delle spese processuali e di una sanzione pecuniaria alla cassa delle ammende consegue alla declaratoria di inammissibilità del ricorso per cassazione, in assenza di elementi che escludano ogni profilo di colpa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CALABRESE Renato Luigi - Presidente

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. OLDI Paolo - Consigliere

Dott. SCALERA Vito - Consigliere

Dott. DUBOLINO Pietro - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) GR. LU., N. IL (OMESSO);

avverso SENTENZA del 17/10/2006 CORTE APPELLO di ANCONA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott. DUBOLINO PIETRO;

Sentito il sost. proc. gen. Dott. D'ANGELO Giovanni, il quale ha chiesto il rigetto del ricorso.

RILEVATO IN FATTO

- che con l'impugnata sentenza, in conferma d…

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