La revoca di concessioni edilizie in sanatoria è legittima quando gli immobili oggetto di condono edilizio risultino compresi in un'area interessata da lottizzazione abusiva, sottoposta a provvedimento di confisca e demolizione, in quanto tale provvedimento di revoca si configura come atto dovuto ai fini del ripristino dei luoghi, prevalendo l'interesse pubblico al rispetto della legalità urbanistica sull'affidamento del privato. In tali casi, non sussiste l'obbligo di comunicazione di avvio del procedimento di revoca nei confronti del terzo proprietario dell'immobile, in quanto l'esito del procedimento risulta vincolato dalla situazione di irregolarità urbanistica accertata, né rileva l'eventuale buona fede del privato, essendo preminente l'interesse pubblico al ripristino della legalità. La revoca è pertanto legittima anche in assenza di specifiche comunicazioni al privato, in applicazione del principio di insensibilità di cui all'art. 21-octies, comma 2, della legge n. 241/1990.